La torta dei ricordi
Eccoci ad agosto, ogni tanto ci riprovo, e questa volta devo dire che mi ci sono avvicinata parecchio ai sapori e alle consistenze della torta dei miei ricordi: una pasta frolla morbida al farro, ripiena di susine fresche che con il loro sapore dolce e acidulo, al tempo stesso danno una nota fresca alla torta.
Una spolverata di zucchero di canna e il mix di semi e cereali Paneangeli ed ecco che sono pronta per tornare alle origini. Prontissima per condividere i miei ricordi e raccontare una parte di me.
E’ arrivato il momento di chiudere l’ufficio e godere di un po’ di riposo. Quest’anno le mie vacanze si può dire siano non vacanze, visto che c’è in ballo un progetto un po’ più grosso si va al risparmio e quindi per riposarsi un pochino si ritorna alle origini.
Andrò qualche giorno in montagna, nella casa in cui ho passato tutte le mie vacanze da bambina e da adolescente.
Una casa che all’inizio era libertà, da bambini crescere in mezzo alla natura e giocare in campagna è bellissimo, ma che da adolescente è diventata quasi una prigione, da dove, in solitaria invidiavo benevolmente tutti i miei coetanei che si divertivano in compagnia su qualche spiaggia, mentre io scoprivo la lettura per non sentirmi troppo sola.
Ora sono grandicella e forse è arrivato il momento di farci pace e vederla come un’alternativa ottima ed economica alla calda e assolata città a ferragosto.
Chiudendo gli occhi e guardando indietro vedo soprattutto i bei momenti, le belle persone con cui sono cresciuta.
Vedo gli amici pelosi che non ci sono più, i giochi con le amiche che vivevano nei dintorni e con cui ancora oggi ogni tanto ci si sente, le nostre esplorazioni di stagni e ruscelli e i tentativi di salvare pulcini feriti e non solo. Vedo le feste del Borgo e sento la bella melodia della musica Occitana e i balli di paese, vedo i panorami contorno delle lunghe scarpinate ai rifugi.
Ciò che prevale però sono i sapori delle merende! Di quei pomeriggi su una coperta a mangiare pane cotto nel forno a legna, dopo qualche ora a raccogliere fieno o mirtilli, a bere latte appena munto e alle torte semplici, fatte di un po’ di questo e un po’ di quello.
Ho preparato tante torte ma il sapore di quelle torte rustiche arricchite di granelli di zucchero in superficie e ripiene di marmellata fatta in casa, di Tilde, beh quelle non le batte nessuno! Nemmeno la torta più buona e sofisticata che mi verrebbe in mente di preparare o di assaggiare da un grande pasticcere!
Allora che dire, buone vacanze a tutti anche a chi come me farà delle non vacanze, ma almeno si riposerà.
Se passate in Val Vermenagna a Robilante, venite a farmi un saluto, vi offrirò una fetta di torta.
A presto